
La pubblicazione presenta i risultati degli effetti farmacologici dell’agonista cannabinoide, COR167, su cellule isolate da pazienti con sclerosi multipla. Gli effetti della molecola sintetizzata nei laboratori dell’Università di Siena sono stati infatti saggiati in vitro sulle cellule prelevate dai pazienti. Nel contesto di iperattività del sistema immunitario che caratterizza la malattia, la molecola agisce rieducandolo a comportarsi in maniera normale.
“Si tratta di risultati importanti e di evidente impatto scientifico – aggiunge Corelli – e lo studio apre dunque alla prospettiva futura di sviluppo di nuovi farmaci che possano agire sulla rimodulazione del sistema immunitario e non solo sui trattamenti sintomatici come è stato fatto fino ad oggi, e quindi potenzialmente curare la malattia”.
